Dal verbale della giuria si evince:
Sezione A) Poesia in lingua italiana:
Prima classificata: Eco D’autunno – autore Matteo Angelo Lauria con le seguenti motivazioni:
Il componimento di trentotto versi, costruito in raggruppamenti di tre strofe a schema libero, si apre con un quadro di natura, uno scenario notturno, solo apparentemente idilliaco; la luna, evocata in apertura del testo, non si rivela, infatti, una interlocutrice benevola e consolatoria, ma solitaria, lontana nel suo universo, e che irradia freddi bagliori.
Mentre l’autunno volge ormai al termine, il ricordo si volge al recente passato, di cui rimangono labili tracce di “volti amati”.
Sul filo della rimembranza, riaffiorano i ricordi degli ultimi frutti dell’autunno e delle sere accanto al fuoco, ma “lo scrosciare assordante della pioggia” richiama al presente, al lento inesorabile incedere della stagione invernale, simbolo della vecchiaia e della morte.
E mentre sfuma ogni tentativo di appropriarsi di una sperata, ma illusoria verità, all’incertezza del futuro e alla sofferenza del presente non resta che opporre l’indifferenza “a questo tempo vile e beffardo” che ci lascia intravedere soltanto brandelli di luce dell’essenza della vita, ultimo riparo di suprema lontananza dal mistero che pervade l’esistenza.
Il componimento, pertanto, lungi dall’essere un idillio di natura, riflette sulla condizione esistenziale dell’individuo e, in generale, dell’uomo nella società contemporanea.
Seconda classificata: KR46MO – autrice Tiziana Monari con le seguenti motivazioni:
Dietro ad una fredda sigla- KR46M0 – c’è o meglio c’era un neonato senza nome, morto davanti alle coste di Cutro nel crotonese. (KR indica Crotone, 46 è il numero dei morti, 0 significa che quel piccolo non aveva ancora compiuto un anno)
Il poeta dà voce a questo bimbo che ha concluso la sua breve esistenza in un barcone di migranti affondato in una giornata di mare grosso e cattivo tempo. Le immagini sono forti e struggenti: il sangue che si raggruma, il freddo e le lacrime. Tra tanto dolore il bambino descrive la tenerezza della madre che lo protegge dalla pioggia e cerca di infondergli l’ultimo momento di serenità “disegnandomi aprile sopra gli occhi”.
Ricordi di vita e raffigurazioni di morte si mescolano e si sovrappongono dolorosamente lasciandoci negli occhi l’immagine delle ossa del piccolo sulle quali crescerà il corallo: la vita dalla morte.
Terza classificata: Lirica 1 – titolo Un Taglio – autore Filippo Reggiani con le seguenti motivazioni:
Il messaggio potente che emana, la lirica “Un taglio” parla al cuore, smuove l’interiorità e induce alla riflessione. Il viaggio intimo, quasi crudele, incontra e scontra la ragione e l’inconscio; il grido di aiuto è dirompente, lacerante, spiazza, fa riflettere e mette tutti in discussione rispetto agli atteggiamenti di accoglienza, sostegno, cura, amore verso gli altri. Drammatica l’esigenza esistenziale di imparare ad ascoltare, se stessi e a riconoscersi, unita alla necessità di non guardare più gli altri come giudici.
In tal senso la lirica diventa quasi terapeutica, l’autore/trice affonda le mani della riflessione nei propri abissi, nelle ombre più oscure, nei fantasmi del proprio vissuto per ritrovare un sollievo che assopisca le ferite del cuore.
Il dolore fisico, che momentaneamente sembra cancellare quello emotivo, in realtà, non annulla la paura di continuare a sbagliare, di non saper ricostruire la propria autostima; quell’ansia, quel vuoto richiedono considerazione, accoglienza, disponibilità, amore e non la rabbia di non piacersi o di non sentirsi adeguati.
Tutti abbiamo criticità, ma la libertà di pensare, la passione che mettiamo in ciò che facciamo, la capacità di essere curiosi e di saper costruire, il metterci costantemente alla prova, non per sentirci dire belli o bravi da qualcun altro, sono la stella polare per avere la forza di essere unici e irripetibili e per saper spalancare gli occhi su un futuro in cui credere, perché c’è sempre un futuro: il vero valore è Vivere.
Sezione B) Poesia in italiano, riservata agli studenti ed alle studentesse della scuola secondaria di secondo grado degli istituti dell’Alta Tuscia Viterbese:
Attestato di partecipazione alla poesia: Mi Scombussoli I Penieri – autrice Bianca Liliana Onel.